Intercultura

Anno scolastico 2023/2024

L’integrazione degli alunni stranieri rappresenta per il nostro Istituto un’importante occasione educativa e culturale

Presentazione

Durata

dal 1 Settembre 2023 al 31 Agosto 2024

Descrizione del progetto

Una scuola inclusiva

L’integrazione degli alunni stranieri rappresenta per il nostro Istituto un’importante occasione educativa e culturale, non solo per essi, ma anche per la classe e la scuola in genere. Quest’anno, nell’Istituto “E. Galvaligi” sono inseriti 122 alunni provenienti da altri Paesi, per un valore percentuale pari al 11,5% sul totale della popolazione scolastica.

Da anni sono attivi nel nostro Istituto dei corsi di alfabetizzazione di primo e secondo livello e di apprendimento dell’italiano per lo studio, grazie al riconoscimento che riceviamo annualmente all’interno del finanziamento statale per le aree a forte processo migratorio. In quattro anni abbiamo attivato un corso di “scuola estiva” nei mesi di giugno e settembre, a chiusura e inizio dell’anno scolastico, per rafforzare l’importanza che il nostro Istituto vuole dare agli alunni della scuola Primaria e a quelli della Scuola Secondaria.

Abbiamo creduto nell’intercultura e dato fiducia agli alunni stranieri, accomunati dalle difficoltà che incontrano a livello linguistico e a livello di integrazione culturale. Per aiutarli abbiamo redatto un vademecum in diverse lingue ( arabo, francese, inglese, spagnolo)

Il collegio docenti ha elaborato il  Protocollo d’accoglienza che definisce le modalità di inserimento degli alunni stranieri.

 

Scuola estiva 2019

Anche quest’anno sono stati organizzati, nel nostro istituto, due corsi di scuola estiva che vedono impegnati gli alunni stranieri sia della scuola Primaria sia della Secondaria di primo grado. Clicca qui per vedere la locandina

 

Materiale docenti

In questo spazio si è pensato di dare dei suggerimenti utili all’insegnante di Italiano come L2 nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado.

Insegnare italiano come L2 non è come insegnare una lingua straniera. È qualcosa di diverso: per i bambini stranieri, infatti, l’italiano non è la lingua degli affetti, della casa e quella con cui hanno iniziato a comunicare con la mamma, ma non è neppure la lingua straniera appresa attraverso gli strumenti guidati del libro e delle lezioni.

Essi acquisiscono la lingua giocando, camminando per strada, guardando la televisione, ascoltando le persone che parlano.

Si tratta di una situazione di apprendimento mista, con momenti espliciti e intenzionali dedicati al loro problema linguistico, ma anche di un’acquisizione spontanea.

Questa consapevolezza deve indurre gli insegnanti o comunque gli adulti italiani che si occupano del bambino a stabilire transfer continui tra i due momenti. Non è certo la situazione di “bagno linguistico” che consente al bambino di diventare rapidamente italofono. Il compito dell’insegnante è pertanto quello di guidare l’alunno dal comunicare e basta al comunicare bene.

Per questo è necessario un lavoro attento sugli obiettivi da prefiggersi.

 

Materiale utile per il lavoro dell’insegnante:

Obiettivi

Concretizzare una situazione di accoglienza significa soprattutto tener conto:

  • delle difficoltà psicologiche derivanti dall’inserimento in un ambiente nuovo ed estraneo
  • delle difficoltà di comprensione derivanti dalla conoscenza scarsa o nulla della lingua italiana
  • dell’esigenza di controllare un sistema di rapporti che può essere turbato da pregiudizi o diffidenze
  • del contesto familiare che vive i problemi non facili dell’integrazione sociale, in termini di lavoro, alloggio, relazioni ecc.
  • della cultura materiale e immateriale di provenienza e quella che influenza profondamente le abitudini di vita.

Alla luce di queste esigenze i consigli d’Interclasse e di classe interessati all’inserimento di alunni stranieri ed i docenti, si preoccupano di:

  • fornire gli strumenti per l’apprendimento della lingua italiana
  • organizzare Piani di lavoro personalizzati, che tengano conto di specifici bisogni formativi ma non sgancino gli alunni dalla realtà della classe
  • attuare una semplificazione linguistica dei testi
  • favorire momenti di discussione e di studio riferiti alla cultura di provenienza degli alunni, in modo che le loro conoscenze diventino una risorsa culturale per la classe
  • favorire attività di socializzazione e di lavoro di gruppo, che valorizzino la collaborazione, lo scambio di idee, l’aiuto reciproco
  • discutere con la classe i problemi connessi al processo di integrazione e concordare i comportamenti più opportuni.